La disposizione delle poltrone a teatro
Tutto quello che devi sapere
Le poltrone a teatro, tra comodità e meraviglia
Indice contenuti:
- Perché la disposizione delle poltrone a teatro è così importante?
- Quali sono le parti che compongono un teatro?
- Com’è strutturato il teatro?
- Quale è la differenza tra palco e palcoscenico?
- Come sono ordinati i posti a sedere a teatro?
- La distanza tra le poltrone a teatro da rispettare
- Disposizione poltrone a teatro: cosa dice la Legge
- La numerazione delle poltrone a teatro
- pavimentazione: permette di condurre i suoni agli spettatori facendo recepire correttamente le vibrazioni della voce e della musica
- soffitto: incide sulla distribuzione delle onde sonore in tutto il locale
- poltrone: costituiscono delle superfici assorbenti che incidono sul riverbero dei suoni nell’ambiente. Quindi le parti non a contatto degli spettatori come il retro degli schienali possono essere ricoperte da una superficie fonoriflettente per migliorare la trasmissione dei suoni
- moquette e poggiabraccia: possono assorbire i suoni, quindi si può optare in modelli in gomma rigida per non incidere sulla propagazione
Il teatro è uno spazio composto da due aree: una che accoglie il pubblico (sala) e una dove agiscono gli attori (palcoscenico). A separare le due aree è quasi sempre presente il sipario, che si alza o si apre lateralmente all’inizio e alla fine dello spettacolo o durante i cambi di scena. Talvolta è presente un’area più bassa (golfo mistico) che raccoglie l’orchestra che esegue dal vivo.
Il palco è circondato da un fondale fatto di stoffa o muratura. Gli attori o ballerini passano da uno spazio dietro il fondale in modo che non siano visibili dal pubblico. Le quinte (così chiamate forse perché in origine erano a cinque facce e girevoli) sono poste lateralmente rispetto al palcoscenico e costituiscono la delimitazione prospettica della scena. Sono spesso occultate da pannelli che non permettono al pubblico di vedere ciò che si trova dietro di esse. Dietro il palco sono collocati i camerini, dai quali fuoriescono gli attori per entrare in scena.
La struttura interna del teatro è composta da diverse sezioni dalle specifiche funzioni:
- Platea: la superficie della sala di fronte al palcoscenico che ospita i posti a sedere degli spettatori
- Fossa dell’orchestra (golfo mistico): il posto tra il palcoscenico e la prima fila della platea
- Palcoscenico: la sezione dove viene messo in scena lo spettacolo
- Arco scenico: lo spazio che separa la platea dal palcoscenico
- Quinta: la sezione laterale che costituisce il limite dell’azione scenica.
La prima fila della platea è un’area che offre un’ottima visibilità dello spettacolo, per cui in genere tali posti sono più costosi degli altri. Allo stesso modo i posti collocati in fondo alla platea hanno una visibilità inferiore e hanno prezzi inferiori.
Palco e palcoscenico nel linguaggio sono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà incarnano due concetti differenti. Il palcoscenico è quella sezione del teatro dove si svolge lo spettacolo, che contempla gli attori, le scenografie e le apparecchiature attivate dagli operatori. Il palco più in generale è qualsiasi struttura sopraelevata che può ospitare una o più persone, dalla quale si può assistere a ciò che avviene nello spazio sottostante, tenere comizi e discorsi ecc. Il palco teatrale, invece, si riferisce in genere alle balconate sovrapposte collocate nelle pareti laterali del teatro da cui gli spettatori assistono allo spettacolo.
In origine i palchi erano destinati ad accogliere gli aristocratici, mentre il popolo comune si disponeva in platea.
I posti a teatro sono elementi cruciali per assicurare una piacevole esperienza agli spettatori.
I posti a teatro sono in genere distinti in:
- gallerie (le aree più economiche poste in alto),
- balconi (le aree poste nella parte superiore),
- platee (le aree più vicine al palcoscenico).
Possono essere indicati con lettere o numeri.
Quelli in galleria solitamente si trovano al secondo piano, in genere costano meno di quelli in platea, ma permettono ugualmente di godere di una vista interessante dello spettacolo.
I balconi sono aree che offrono una vista privilegiata sul palcoscenico, e possono essere coperti o chiusi.
Si distinguono in:
- balcone centrale: si trova in mezzo al teatro
- balcone a platea: il più vicino al palcoscenico
- balcone posteriore: si trova dall’altra parte del teatro rispetto al palcoscenico
I posti a sedere dei balconi possono essere rialzati (in modo da migliorare la visibilità dello spettacolo) e venire disposti a cerchio in modo da garantire una uniforme visibilità dello spettacolo da tutte le posizioni
Le sedie e le poltrone in teatro devono essere ancorate saldamente al pavimento: se la distanza che separa gli schienali di file successive ammonta ad almeno 1,1 metri, il sedile può essere del tipo fisso. La distanza tra le file in genere è ridotta per massimizzare la capienza e il comfort. A questo scopo torna utile anche il sedile ribaltabile, che limita il proprio ingombro permettendo alle persone di passare anche quando ci sono dei posti occupati. Attraverso un’accurata scelta delle sedute, gli ospiti possono essere organizzati in maniera ottimale rispetto allo spazio a disposizione in modo da fruire delle migliori condizioni di ascolto e visione a disposizione.
L’angolo di visibilità, infatti, decresce mano a mano che dal centro ci si sposta verso i bordi laterali, ma la disposizione permette in ogni caso di seguire lo spettacolo in modo soddisfacente.
I numeri assegnati a ciascuna seduta permettono agli spettatori di individuare facilmente il posto spettante: perciò è importante che essi siano facilmente individuabili e ben leggibili. Per numerare le poltrone dei teatri si può ricorrere a placchette sagomate, numeri segnaposto in legno compensato, oppure semplici fogli collocati dentro tasche sulle sedute trattenute da elastici.
Nel caso di pavimenti di pregio è possibile adottare sistemi di fissaggio alternativi, a patto che prevengano il rischio di ribaltamento delle sedute in maniera solida.
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